L’Eremo di Santa Caterina del Sasso: la leggenda di Alberto Besozzi
“L’UOMO CHE SCONFISSE IL DEMONIO”
Nei pressi del Lago Maggiore, nel piccolo paese di Leggiuno, si tramanda una leggenda che ha per protagonista un uomo da sempre diviso tra bene e male, tra il potere senza scrupoli e la bontà di Dio. Parliamo del beato Alberto Besozzi, l’eremita il cui corpo giace oggi nell’Eremo di Santa Caterina del Sasso.
Nato da una nobile famiglia milanese, Alberto era un uomo scaltro ed avido, accecato dalla ricchezza che accumulava con straordinaria fortuna. Si dedicava, quasi abitudinariamente, all’usura e ai commerci illeciti e nulla poteva commuovere il suo cuore. In paese tutti conoscevano le sue enormi fortune e si mormorava che l’uomo avesse stretto un patto con il diavolo: la sua anima in cambio di tesori e ricchezze.
Pare che il demonio non si fosse però accontentato solo della sua anima ed avesse anche posto nelle orecchie dell’uomo una cera sottile che gli permetteva di sentire tutti i suoni, eccetto quelli delle campane. E fu così che un giorno, tornando dal mercato di Angera, Alberto fu colto da una tempesta sulla sua barca e, per le forti oscillazioni, la cera gli cadde dalle orecchie. Ad un tratto Alberto, spaventato, sentì le campane della chiesa intonare l’Ave e chiese aiuto a Dio, pregando di tornare a riva sano e salvo.
Quasi per magia la tempesta cessò ed un raggio di sole illuminò la sua barca che si arenò su una roccia scoscesa, nel tratto del lago che gli abitanti di Leggiuno pensavano fosse abitato dal diavolo. Alberto piange e prega ancora, promettendo solennemente a Dio che lì, proprio su quella roccia, avrebbe fatto costruire un santuario. Da quel giorno in avanti Alberto condusse una vita lontana dal peccato e dalle ricchezze, ritirandosi in preghiera ed aiutando i suoi concittadini. Il santuario venne edificato, come promesso e, quando l’uomo morì, la sua salma venne deposta all’interno della chiesa. Frotte di pellegrini arrivavano al santuario, per pregare e raccogliersi attorno alla salma di Alberto Besozzi, l’uomo che aveva sconfitto il demonio.
Il diavolo, tuttavia, non stette di certo a guardare e, già offeso da Alberto e da tutti quei pellegrini che arrivavano su quella che un tempo era la sua roccia, decise di distruggere la salma di Alberto. Una notte d’inverno, quindi, mentre il silenzio regnava in paese, un grosso masso rotolò giù dal monte in direzione del santuario. Ma l’intervento divino, ancora una volta, non si fece attendere: Dio mise un solo mattone tra il Santuario ed il macigno che rimase magicamente sospeso proprio sopra la cappella in cui era sepolto l’eremita. Ancora oggi la tomba del beato Alberto è visitabile e l’eremo di Santa Caterina del Sasso è un luogo di ritrovo e di preghiera silenzioso e mistico. Chi è in vacanza al Lago Maggiore non potrà di certo perdersi una visita al Monastero, che appare quasi sospeso sulle acque del lago offrendo una vista davvero mozzafiato. Il macigno del Demonio, tuttavia, è stato rimosso nel 1983 dal santuario in cui, però, sono visibili i segni dell’avvenuto miracolo con la tomba del beato Alberto Besozzi a fare da testimone di come, tra il bene e il male, il primo trionfa sempre.
Fonti:
www.lagomaggiore.net